Un impianto di riscaldamento è indispensabile in casa per avere ambienti domestici con una temperatura adeguata confortevole durante la stagione invernale. Forse non tutti sanno che ci sono metodi più o meno validi di impostare il termostato della caldaia per avere ambienti caldi ma evitare alti consumi e bollette da capogiro da pagare a fine periodo. In breve, il sistema migliore è sfruttare i bassi rendimenti del sistema di riscaldamento. Vediamo di che cosa si tratta.
Che cosa succede quando si imposta male il termostato
La temperatura dentro a casa non dovrebbe mai esser troppo superiore a quella esterna per diverse ragioni, chi arriva a casa e alta il termostato a temperature di 20° C o superiori, sbaglia di grosso. Anzitutto, sottopone la caldaia un lavoro extra, facendola funziona a pieno regime causandone una veloce usura. Mette tuti glie elementi interni sotto sforzo per raggiungere in tempi brevi la temperatura desiderata.
Inoltre, questo comporta un consumo di combustibile molto alto, che si traduce in una bolletta molto alta da saldare a fine periodo. Inoltre, c’è una forte dispersione termica: più l’acqua dentro ai tubi è calda, maggiore sarà la dispersione.
Che cosa vuol dire sfruttare i bassi rendimenti
Invece, sfruttare i bassi rendimenti della caldaia domestica significa fare più attenzione a cosa si imposta il termostato. In genere, non dovrebbe mai superiore i 20° C. Appena 18 – 19 ° C sono sufficienti per avere ambiente caldi e confortevoli tra mura di casa. In questo modo, la caldaia funziona al minimo, consumando poco ed evitando la dispersione termica. Lasciando il termostato attivo tutto il giorno a temperatura più basse, sia hanno vantaggi sui consumi che si riducono, evitando di avere bollette dalla luce troppo alte da saldare alla compagnia fornitrice. Per questo motivo, quando si è alla ricerca di metodi per risparmiare e rendere la caldaia più efficiente, molti tecnici consigliano e insegnano agli utenti a s fruttare questi cosiddetti bassi rendimenti che fanno la differenza.
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