Con la liberalizzazione del mercato, oggi le compagnie di vendita dell’energia elettrica sono diventate più competitive rispetto al passato. Le offerte proposte variano costantemente e conviene approfittarne perché si può arrivare a risparmiare davvero tantissimo in bolletta. Scegliere la soluzione più vantaggiosa però non è sempre facile, perché sono diversi i fattori da tenere in considerazione. Per riuscire a trovare la miglior offerta luce per sé o per la propria famiglia occorre valutare le proprie abitudini e la propria situazione nello specifico, ma oggi vi daremo alcune dritte per non sbagliare. Oggi vediamo quali sono le variabili che entrano in gioco quando si deve valutare un’offerta per l’energia elettrica, in modo da poter scegliere quella più conveniente.
Il costo dell’energia: fisso o variabile?
Il costo dell’energia può essere proposto dalla società in differenti modalità e quasi sempre vi è la possibilità di scegliere tra una tariffa fissa oppure una variabile. Nel primo caso, per almeno 1 anno dalla sottoscrizione del contratto, il costo rimane sempre lo stesso e non è soggetto ad alcuna variazione. Si può quindi sapere esattamente qual è la tariffa applicata, senza sorprese di nessun tipo. Scegliendo invece la tariffa variabile, questa cambia a seconda dell’indice di riferimento e può quindi oscillare diventando più o meno conveniente. Questo è un dettaglio che deve essere valutato caso per caso. Alcuni preferiscono non avere sorprese mentre altri accettano il rischio nella speranza che i prezzi di mercato calino, diventando più bassi e convenienti.
Le fasce orarie: tariffa mono-oraria o bi-oraria?
Quasi tutte le compagnie di energia elettrica offrono anche la possibilità, in sede contrattuale, di scegliere tra una tariffa mono-oraria e quindi valida in ogni momento della giornata ed una tariffa bi-oraria. In quest’ultimo caso, il costo è inferiore al mattino presto e alla sera, oltre che nei fine settimana. È conveniente per coloro che trascorrono tutto il giorno fuori casa e quindi fanno uso dell’energia elettrica solo la sera o nel week-end. Se al contrario lavatrice, lavastoviglie, forno e altri elettrodomestici vengono messi in funzione durante il giorno, vale la pena optare per una tariffa mono-oraria.
Tariffa residente vs tariffa non residente
In linea di massima, essere residenti conviene a livello di costi per l’energia elettrica, perché si ha una maggiore libertà di scegliere la tariffa migliore. Ai non residenti viene infatti applicato spesso un costo fisso anziché in base ai kWh ed è maggiore, il che significa che si va a inevitabilmente a spendere di più. Per questo conviene sempre che l’intestatario del contratto sia residente nell’abitazione in cui è attiva la fornitura.
Fatturazione e bollette: via mail o posta ordinaria?
Un altro dettaglio che è sempre possibile scegliere quando si stipula un contratto riguarda le modalità di fatturazione ed invio delle bollette. Molti le ricevono ancora a casa mezzo posta ordinaria, ma questo comporta l’addebito di un costo mensile che spesso viene trascurato. Se invece si sceglie di ricevere le bollette via mail, si può risparmiare. Non parliamo di costi elevati, ma se li sommiamo alla fine dell’anno incidono anche questi sul totale.