Il centro storico di Civita Castellana frana, proprio in prossimità del bellissimo Forte Sangallo da cui godere di una spettacolare vista sulla Tuscia viterbese. Il centro storico del borgo è interessato da un movimento franoso di una parete di tufo. Il fronte misura all’incirca una decina di metri e massi di diversa grandezza si sono staccati. La parete di tufo ha subito infiltrazioni In seguito alle forti piogge degli ultimi giorni, fino a spaccarsi.
La caduta dei massi di tufo non ha provocato danni a persone o cose. La corsa dei massi si è bloccata dopo circa 30 metri in fondo alla valle della Forra, lungo la quale scorre il rio Maggiore. La frana ha interessato anche una porzione di bosco. Infatti, alcuni alberi e altri detriti sono stati trasportati a valle dei massi in caduta.
Il distacco è avvenuto lungo non molto distante dalla via Rivelino, strada abbastanza frequentata. La via porta i turisti dietro al castello dei Borgia ma conduce anche a zone di passeggiate vicino a un vecchio mulino e orti coltivati tutt’ora.
Secondo gli abitanti della zona, non è di certo la prima frana che si verifica e i rumori di frane sono sempre più frequenti. Sono, infatti, abbastanza abituati, ma non per questo tranquilli al 100%. Infatti, l’auspicio sarebbe quello di fare ulteriori accertamenti per verificare che tutto sia in piena sicurezza. I vigili del fuoco sono intervenuti sono per metter in sicurezza l’area e rimuovere alcuni massi di dimensioni più ridotte dalla strada, ma null’altro. Sarebbe auspicabile che i tecnici del Comune avviassero operazioni per ulteriori accertamenti.
Non è la prima volta…
La zona non è di certo nuova a episodi del genere. Basti ricordare cosa era successo a fine 2017 quando la strada provinciale 77 venne chiusa a causa della caduta di massi. Solo degli olivi avevano evitato la caduta dei massi sulle automobili in transito, miracolosamente illese. Ora l’incubo fa ritorno. Non è un problema legato all’azione esercitata dall’uomo, ma legata alla natura delle rocce su cui è poggiato il borgo.
Il tufo è una roccia porosa dentro la quale si insinua l’acqua fino a far franare tutto il blocco. Anche l’azione del vento e il tempo hanno un effetto simile. Purtroppo, è una problematica che con il tempo andrà intensificandosi, destinando il borgo alla stessa fine di Civita Bagnoregio. Il pittoresco borgo sorge anch’esso su una collina di tufo e prende il nome di “borgo che muore” proprio perché il terreno sotto di esso crolla in continuazione. I visitatori per raggiungere il centro devono percorre un lungo ponte solo pedonale.